Pubblica Venerazione

Una teca importante

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Da Domenica 1 Maggio dell’Anno Santo della Misericordia 2016 è stata perpetuamente esposta alla pubblica venerazione la teca contenente le reliquie dei Papi San Giovanni XXII e del Beato Paolo VI.

Si tratta di due solidei, chiamati zucchetti – il copricapo tipico dei vescovi e dei cardinali, che per i Papi è di colore bianco come il resto della veste.

Copricapo che sta a significare la sottomissione a Dio (solo-a-Deo appunto), un ricordarsi e ricordare che sopra di noi c’è Dio come nostro Signore.

Le Reliquie

Perché a Jaddico?

Perché la storia del nostro Santuario è intrecciata “chiaramente” a quella della Chiesa Universale. Era il 1962 quando il Papa Giovanni XXII apriva solennemente nella Basilica Vaticana il Concilio Ecumenico Vaticano II. Nello stesso anno a Jaddico, Teodoro D’Amici dopo l’invito di Maria, aveva assistito alla prima illuminazione del Muro. Segnando così l’inizio della nuova storia di Jaddico, come a Roma il Concilio fu la “primavera dello Spirito” nella Chiesa verso il mondo moderno.

L’8 dicembre 1965 il Papa Paolo VI concludeva l’ultima assise del Concilio. E qui a Brindisi, la Chiesa nel frattempo costruita da Teodoro attorno all’antico Muro, veniva contemporaneamente benedetta da Mons. Franco e dedicata a Maria Madre della Chiesa. È quindi certo che il nostro Santuario è la prima chiesa al mondo dedicata a Maria con questo nuovo titolo mariano. La lapide esterna a ricordo della benedizione e quella all’interno del Tempio posta in occasione della consacrazione ne ricordano perennemente la storia.

Un Atto Dovuto

Le preghiere

In un dialogo costruttivo

Un rinnovamento

Tutto questo può apparire un puro caso, ma vogliamo credere che non sia così.

Lo Spirito Santo ha guidato con la Sua forza il cuore e la mente di questi due Santi Pastori, successori dell’Apostolo Pietro, anche su vie impervie, per “rinnovare” la Madre Chiesa e slanciarla in un dialogo costruttivo con il mondo.

Per l'anima

Un ristoro

Qui a Jaddico la Vergine Maria, scegliendo per primo Teodoro, ha voluto che questo luogo divenisse oasi per ristorare l’anima e Luce di conversione per vivere un vita “rinnovata” dal Figlio Suo Gesù.

Il venire a Jaddico ci ricordi che siamo tutti figli della Chiesa in virtù del Battesimo, chiamati ad affidare all’intercessione di Maria il cammino profetico della Chiesa, pregando per il Papa e i sacerdoti.

Un grazie speciale va a chi ha permesso tutto questo:

A Mons. Karel Kasteel, Segretario Emerito del Pontificio Consiglio Cor Unum – Protonotario Apostolico

A Padre Gianni Califano – Postulatore

Alla Suore Oblate di Nazareth