Memoria Liturgica di Edith Stein

Memoria Liturgica di Edith Stein

Oggi memoria liturgica di una delle sante carmelitane più conosciute, dopo S. Teresa e S. Teresina, anche per essere vissuta in uno dei periodi più bui della storia. Ebrea di origine, durante l’adolescenza smise deliberatamente di pregare. Per lei cominciò una ricerca di sé, della verità, che penso di trovare nella filosofia. Quella scienza, di cui divenne un’importante voce, le fornì gli strumenti per avvicinarsi agli eventi e alle cose senza pregiudizi.

Fu così che venne a contatto con il cristianesimo e la fede cattolica, confrontando le proprie idee con quelle del collega ed amico Max Scheler. L’incontro con la Croce avvenne quando incontrò il dolore sereno e pieno di speranza della vedova di Reinach, un amico morto nel 1917 in guerra. Il Carmelo l’incontrò “per caso”: nell’estate del 1921 si recò per alcune settimane nella tenuta della signora Hedwig Conrad-Martius, una allieva di Husserl, il filosofo con cui la Stein si era laureata e di cui era divenuta assistente. Una sera Edith trovò nella libreria l’autobiografia di Teresa d’Avila. La lesse per tutta la notte. “Quando rinchiusi il libro mi dissi: questa è la verità”. E’ un cerchio che si chiude.

Il cammino di questa giovane donna che deve far accettare a una mamma che adora e che è una fervente ebrea il suo incontro con Cristo, le persecuzioni che cominciavano e che le impedirono di insegnare nelle scuole, è una strada in salita verso la consacrazione religiosa. Nel 1933 si presentò alla Madre Priora del Monastero delle Carmelitane di Colonia. Il 14 ottobre Edith Stein entrò nel monastero delle Carmelitane di Colonia.

Quando il terrore nazista nel 1938 si sparge per il mondo e le sinagoghe sono bruciate, la Priora delle Carmelitane di Colonia fa tutto il possibile per portare Suor Teresa Benedetta della Croce all’estero.

Nella notte di capodanno Edith e la sorella Rosa sono condotte nel monastero delle Carmelitane di Echt, in Olanda. Non fu sufficiente.
Il 2 agosto 1942 le SS irruppero nel monastero di Echt. Edith Stein, che era in cappella con la comunità claustrale fu “invitata” a lasciare immediatamente il monastero insieme con la sorella Rosa. Le Stein furono deportate nel campo di concentramento di Ammersfort, poi in quello di Westerbork e infine il 7 agosto trasferite in quello di Auschwitz. Lì dopo due giorni furono uccise nelle camere a gas e poi bruciate.

Qui la brochure per chi desidera aggregarsi alla Provincia Veneta per gli esercizi Spirituali dedicati alla Stein e predicatati da suor Cristiana Maria Dobner, carmelitana scalza.